DECLINO PRIMO - GRAN TEATRO DELLE
TORTURE
In un convento del 1400 un il misterioso fantasma si manifesta
allo scoccare esatto della mezza notte di ogni trentuno Ottobre.
Potrete attenderlo in una cornice spettrale tra danze, musici,
riti e banchetti.
DECLINO SECONDO - MALASUERTE
Dove son venuti sono per salutare
amaro l'oltrequando. Mescola di musici, d'assenzio e melograno
di reperite forze sia l'arcano,
me che non temo in cuore d'essere vano, e che non vedo sorte.
Pria che sia Ora, sia.
DECLINO TERZO - DIABLOPARK
Dove chi vuol tradirsi lo fa, dove
l'oste che batte ha il sapere nel pugno e sempre. Chi disattende
l'oste e chi non mente gode
nel rifugiar la notte in una danza, che cerchio chiude al saggio
il dir vivente.Qve sia tuo dato.
DECLINO QUARTO - MORTALI DIMORA
Porta la falce il taglio della carne, di vino sangue il segno
delle labbra che a dose muta inseguono l'oblio. Ove riposa
il male gelido accompagna l'arte malanno del divenir comuni
tesi al suonar sottile della lama.
DECLINO QUINTO - LIVIDORUM
Dove che sono gli angeli neri caduti
nel solstizio. Qua han tratto unghie in terra quali radici mere,
come catene strette
al collo nudo del mondo. Tratte di libagioni, gomiti di beoni
allo stilar di danze e vento e tuoni.
DECLINO SESTO - ANTRO DI MERCANZIA
Il Ponte della Morte, della
Morte eterna, domina nebbia di acquitrini. Canto d'ingordi e
pianto di bambini, levate sorti della borracea
e d'osti in vesti d'altri corpi, che somigliar di umano è dir
lontano
DECLINO SETTIMO - PLACIDO CARDINAL DEL RIO
Il cavo loco dove
il di tutto è atteso dove colui ch'è sceso
non riprende e trema l'ala all'insaputo grido dell' homo che
diviso si distende.
DECLINO OTTAVO - DANCE ET XABBRA
In braccio alla morte il vino
il sangue e l'acquitrino, Non vi son fatti e giorni a contornar
pareri.
DECLINO NONO - GRANDE SABBA
Fuoco che arde d'interno d'intenti
e volge gelido fuoco alle membra. Siano parla e grida il nostro
incanto
DECLINO DECIMO - DANCE MACABRE
Gli ultimi non-morti, gli ultimi
incantati e i silenti possono giungere fino al suo cospetto.
Ed anche la morte non può.